As neapolitan jazz dream.

Drammaturgia e regia Maria Angela Robustelli

Arrangiamenti Marianna Robustelli

Orchestrazioni Salvatore Torregrossa

Creazioni video Luigi Tammaro

Coprodotto dal Teatro Stabile della Toscana e La giostra Teatro.

 

Come di un sogno da annotare in tutta fretta al risveglio, quello che resta è un luogo, un viso, un ricordo, una lingua, una musica in lontananza, così ci sembrerà di essere improvvisamente catapultati in un fumoso locale notturno, una cave napoletana come un club di Taylor Street a Chicago, in cui la melodia antica napoletana si fonde con i ritmi del jazz e della musica da ballo della comunità italo-americana del dopoguerra tra versi indimenticabili, atmosfere d’oltreoceano e ritmi mainstream.

Lola e Billie sono due sorelle nate nel sobborgo di Taylor Street a Chicago, figlie dell’emigrazione, cresciute ascoltando le interpretazioni e le storie della loro nonna Dolores (Maria Addolorata) che orfana, nel 1929 fugge dalla miseria di un quartiere popolare di Napoli, la sua città, quando era solo una ragazzina per fare il lungo viaggio di venticinque giorni che da clandestina la portò ad attraversare l’oceano ed arrivare in America; portando con sé solo la sua chitarra, tante canzoni da non dimenticare e la voglia di cantare.

I riflettori si accendono e le due cantanti italo-americane in un italiano misto ad un inglese storpiato ed al napoletano, si esprimeranno in broccolino, una lingua di tradizione aurale parlata dalla folta comunità di emigrati italiani negli States e racconteranno al pubblico in questo slang molto divertente e immaginifico, la loro storia, i ricordi della loro nonna i loro sogni e canteranno le loro canzoni.