Voci, canti e leggende di donne, sirene e monacelli di Napoli tra terra e mare

Drammaturgia e regia Maria Angela Robustelli

Musiche originali Salvatore Torregrossa

Video narrazioni Luigi Tammaro

Co-prodotto da La giostra teatro, Immaginando teatro, Teatro Diana di Napoli e Istituti italiani di Cultura.

 

Napoli è leggenda. È cunto, danza, voci. È una città-donna, un intero che si frantuma in mille pezzi dopo quello che Matilde Serao già nel 1870 definiva, un abbandono d’amore. Napoli è aggregazione della materia attraverso l’attrazione e la repulsione degli elementi che la compongono: aria, acqua, fuoco e terra. Questi elementi, i suoi frammenti, sono le sirene, creature ambivalenti, metà donne e metà pesci che simboleggiano ciascuna un aspetto della cultura di Neapolis, e ne raccontano le leggende, le tradizioni e cantano le sue voci.

Questa creazione nasce inoltre da una ricerca sulla contaminazione sonora che fa dei ritmi della tarantella, della tammurriata e della pizzica tarantata, missati alla musica elettronica, un portale da varcare per indurre la trans dei personaggi che si scopriranno così capaci di raccontare Neapolis anche attraverso vibrazioni sonore ancestrali e allo stesso tempo molto attuali.